Il lago di Bracciano, bacino idrico di origine vulcani che sorge 30km a NW di Roma, è la principale riserva idrica della città, oltre che un sito turistico e naturalistico di grande qualità. Il complesso vulcanico di cui il lago occupa il cuore, è protetto dal Parco Naturale Regionale di Bracciano – Martignano, e da numerosi vincoli di natura ambientale (SIC, ZPS) e archeologica (Vicarello).
Lo specchio d’acqua e lo stesso paese di Bracciano sono però al centro di un territorio ricco di Patrimoni dell’UNESCO, aree pregiatissime protette dalle Nazioni Unite. Alcune di queste aree protette sono storiche, altre appena istituite: è questo il caso delle faggete del Monte Raschio.
Le Faggete del monte Raschio diventano Patrimonio dell’Umanità
Nella sessione di Cracovia la Commissione per il World Heritage ha annunciato l’ampliamento del riconoscimento UNESCO per le Faggete vetuste d’Europa. Il patrimonio catalogato come Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe è stato istituito nel 2007 per proteggere e valorizzare le foreste dei Carpazi. Nel tempo è stato esteso a 12 nazioni, da ultima l’Italia (le altre sono Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ucraina), per un totale di 92,023.24 ha di estensione, di cui 2.000 solo in Italia, dalla Toscana alla Calabria. Una delle 10 faggete riconosciute sparse nella penisola è quella di monte Raschio ricompresa all’interno del Parco di Bracciano – Martignano.
L’eccezionale risultato è frutto di una stretta collaborazione tra l’ente Parco, l’Università Agraria di Oriolo Roman, il Comune, tutti presenti quando il 4 ottobre 2016 è arrivata in loco l’ispettrice UNESCO per verificare lo stato della faggeta.
Il monte Raschio è una delle vette più alte della catena dei Sabatini, i monti che cingono il lago, e sorge al confine con il territorio di Bracciano. Dalla sua cima si gode il panorama del lago, vegetazione permettendo.
La Necropoli della Banditaccia
In territorio ceretano, sul versante che guarda a Bracciano, è sita la Necropoli della Banditaccia, titolare, a metà con Tarquinia, del titolo di patrimonio UNESCO. Dichiarata World Heritage nel 2004, quella di Cerveteri è la più importante necropoli etrusca del mondo. Essa conserva, infatti, numerose testimoniante della fase più arcaica dello sviluppo di questo popolo, che corrisponde alla massima fioritura dell’arte etrusca.
Il sito archeologico è stato oggetto recentemente di interventi di valorizzazione che hanno reso alcune tombe interattive: con un complesso sistema di proiettori e la voce inconfondibile di Piero Angela, alcuni dei tumoli sono stati trasformati in impianti multimediali che consentono di rivivere l’ambiente all’epoca della costruzione.
La macchina di Santa Rosa a Viterbo: il patrimonio immateriale dell’umanità
Più a nord il grande centro storico medievale di Viterbo custodisce la famosa Macchina di Santa Rosa, inserita nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità nel 2013. La Santa protettrice di Viterbo, viterbese essa stessa, si festeggia il 3 settembre, con il trasporto a spalla dell’immensa macchina sulla cui vetta è inserita l’immagine della santa.
Il centro storico di Roma
A sud si spande uno dei più longevi ed estesi patrimoni italiani: il centro storico di Roma, ufficialmente classificato “Historic Centre of Rome, the Properties of the Holy See in that City Enjoying Extraterritorial Rights and San Paolo Fuori le Mura”.
Con 2,50€ di biglietto da Bracciano si può entrare nel sito patrimonio UNESCO comodamente in treno.
Tivoli, la città con due riconoscimenti
Un po’ più distante, nel versante sud-est del lago, giace la cittadina di Tivoli, insignita di ben due riconoscimenti mondiali: uno per Villa Adriana (1999) e l’altro per Villa d’Este (2001).
Se decidi di visitare questi luoghi, dai uno sguardo a www.visitbracciano.it